"C'era
una volta un uomo che fabbricava sapone..." – cosi inizia la storia che
voglio raccontarvi oggi. A dire il vero non è proprio una favola, perché ci parla anche di numeri
e di come questi spiegano la propagazione della pandemia di Coronavirus. Siccome per molti si tratta di un libro
inaccessibile, ecco la storia:
L'amara
storia del dispotico produttore di sapone Exsder e
del suo amico che fabbricava scatole.
Preambolo:
Eccoci qui in una piccola cittadina tedesca di pianura. La stragrande maggioranza dei buoni cittadini aderisce
alle nuove regole di distanziamento sociale. Le scuole e la gran parte dei
negozi sono chiusi, alcune imprese continuano
a lavorare. Solo il coronavirus si diverte a saltare da persona a persona, ovunque
gli sia lasciato margine di manovra. Le persone, per
la maggior parte, rimangono in buona salute.
Altri ahimè si ammalano e muoiono miseramente.
Ed ecco la storia del produttore di sapone.
Spero che rivelerà il modus operandi del
coronavirus:
C'era
una volta un gentile produttore di sapone, chiamiamolo Lisder. All'inizio di questa
storia aveva 100 saponette in magazzino. Ogni
giorno ne produceva 10 nuovi pezzi che trasportava nel magazzino per la
vendita nei principali mercati di
primavera nel mese di maggio.
Come
evolverà il suo magazzino nei
prossimi 10 giorni? Il primo, il secondo, il terzo ... Il decimo giorno? La sua scorta aumenterà: 110, 120, 130 pezzi,
fino a 200. Dopo 20, 30, 40, 50 giorni, possiederà
300, 400, 500, 600 pezzi di sapone. Nel mese di maggio, avrà diverse centinaia di saponette pronte per la
vendita. Avremo un incremento lineare!
Le
cose vanno diversamente per il dispotico produttore di sapone che chiameremo Exsder. Anche lui fabbrica sapone. Ma ogni giorno
metteva in produzione il 10% dello stock a
magazzino del giorno prima. All'inizio di questa
storia aveva 100 saponette in magazzino. La prima notte, ne ha 110, la seconda 121, la
terza 133. E cosi via: 146, 161, 177, 195, 214,
236 e 259. Continuando così, dopo 20, 30, 40 e,
50 giorni avrà 673, 1.745, 4.526, e infine
11.739 saponette
in magazzino.
È un gioco da ragazzi: dopo un
po', Exsder, il produttore dispotico, mostrerà risultati
molto migliori rispetto al suo collega Lisder. Per i primi giorni la differenza non sarà troppo significativa.
Exsder produce solo
pochi saponi in più. Ma poi la produzione
aumenta. Il numero di saponette sale alle stelle!
Ogni sette giorni, lo stock di Exsder raddoppia, mentre il
placido Lisder avrà
prodotto solo 70 pezzi aggiuntivi.
Tuttavia, entrambi i
produttori di sapone dovranno affrontare un problema:
cosa fare con tutto questo stock? I nostri produttori fortunatamente hanno degli amici
che producono scatole
capaci di contenere 100 saponette, la produzione normale è di una scatola a giorno.
Tale ritmo di produzione é
perfetto per il fabbricante gentile : ogni dieci giorni, riceve
la sua scatola e la certezza che i suoi beni sono ben conservati. I due produttori,
Lisder e l’amico che gli fornisce le scatole, lavorano
in perfetta collaborazione. Uno fa i suoi
saponi, l'altro le sue scatole, e tutti ne ricavano soddisfazione. Nessuna saponetta
rimane senza imballaggio. In maggio il produttore di sapone amichevole
può andare ai mercati di primavera con cinque o sei confezioni
di sapone. E fino
ad oggi, se non sono morti, è così che i nostri due compari continuano a lavorare.
Per
il produttore di sapone dispotico la
storia è diversa. Il
produttore
di scatole consegnerà la sua prima scatola il primo
giorno. La sua seconda scatola già il settimo giorno, tre giorni prima che il produttore di sapone amichevole
abbia bisogno della sua.
Poi
tutto va molto veloce. Le scatole successive sono necessarie l’11esimo, 14esimo, e 17 esimo giorno. Dal 19esimo
al 25esimo giorno il produttore
deve produrre una scatola al giorno. Lavora solo per l'arrogante produttore di sapone. Dopo di che
diventa più difficile: due scatole al giorno,
poi dal 36esimo giorno è già
a tre scatole al giorno, dal 40esimo giorno a quattro scatole al
giorno. Dal cinquantesimo giorno deve produrre 10
scatole al giorno.
Non
è sostenibile! Il produttore di scatole non
sa più dove sbattere la testa, burnout, malattia... e peggio
ancora. E’ cosi che dal 25esimo giorno, il produttore di scatole non riesce a tenere il passo, le
saponette non imballate si accumulano sempre
di più - e ogni giorno ne arrivano in numero
crescente... Il mondo sta soffocando sotto
il sapone!
Ed è esattamente quello che
sta succedendo con questa nuova malattia infettiva, il coronavirus.
Il
numero di persone contagiate sta aumentando come i saponi del produttore dispotico
Exsder. Si inizia lentamente:
ogni giorno Exsder
ha solo pochi saponi in più rispetto a Lisder. Il
parallelo tra favola e realtà è presto fatto,
questo significa che all'inizio solo poche persone sono contagiate. Ma il
contagio è rapidamente fuori controllo!
E non è una
favola.
Ma un semplice calcolo
Note
aggiuntive
È il 29 marzo 2020 nella città
di cui sto parlando. Ad oggi, 18 persone sono state dichiarate
infettate da coronavirus. Puo’ sembrare relativamente
innocuo per una città di 20. 000 abitanti. Questa
percentuale è attualmente la norma in Germania.
Se vogliamo estrapolare questo numero di 18 pazienti in una
piccola città e applicarlo ad una di 100.000
abitanti, 90 persone risulterebbero colpite. E rimarremmo ancora
nella norma. A titolo di confronto è bene sapere che attualmente ci sono in altre regioni da 300 a 400 pazienti per 100.000 abitanti. Tuttavia, il numero di
persone infette ma che non presentano sintomi
è probabilmentemolto più alto, anche nella nostra cittadina. Questa è una peculiarità
della malattia coronavirus.
Tuttavia, ci sono tre
osservazioni da aggiungere:
1.
Ci sono pochi casi di malattia rispetto alla
popolazione. totale. Significa che un gran numero di persone può ancora essere infettato.
2.
Il virus si diffonde irregolarmente. Ciò significa che ci sono, sulla mappa delle infezioni,
ancora molte macchie bianche dove il virus può ancora apparire.
3.
Il numero di casi nelle aree colpite può aumentare molto
rapidamente e con numeri notevoli.
Dietro laterza osservazione
si cela il fenomeno della crescita esponenziale. La prima e la seconda osservazione descrivono le
condizioni in cui tale crescita esponenziale può verificarsi.
La crescita esponenziale è
tipica del forte aumento del numero di esseri viventi, come una popolazione di virus,
una fioritura di alghe o dell’ "umanità".
Le malattie
contagiose sono solo un esempio.
Che cosa significa questo in termini di infezioni da virus corona? Perché i numeri che
le descrivono sono così difficili da catturare?
Perché la nostra esperienza normale di crescita ha poco a che fare con la
crescita esponenziale. Generalmente ci
soffermiamo ad osservare una crescita lineare. Chi ha
mai seguito la proliferazione delle
alghe in uno stagno?
Dalla produzione di sapone
alla diffusione del coronavirus.
Se ci sono 100 persone infette
in una popolazione e il tasso di contagio é del 10%, queste 100 persone
infetteranno in 10, 20, 30, 40 e 50 giorni,
rispettivamente 259, 673, 1.745, 4.526 e
11.739 altre persone. Ma come sarà possibile
garantire loro le cure mediche? Quanti letti d’ospedale saranno disponibili?
Questo problema corrisponde nella
fiaba al problema del costruttore di scatola di
Exsder: è impossibile!
Per quanto riguarda la
situazione attuale in Italia, il tasso di crescita dei nuovi contagi è del 10% al giorno. Attualmente, il numero di
persone infette raddoppia ogni sette giorni.
In Germania, è
più veloce: al 29 marzo da noi il contagio raddoppia circa ogni 5 giorni
fino.
Il tasso di crescita nella
regione in cui si trova la nostra piccola città è più vicino al
13% che al 10%. È stabile da qualche giorno. Si tratta di una
prognosi semplice: se il 17 marzo 100 persone
erano contagiate, sulla base di una crescita del 10%,
l'evoluzione dovrebbe erre la seguente (le cifre reali sono tra parentesi):
18 marzo 110 (134), 19 marzo, 121 marzo (157), 20 marzo, 133 (179), 21 marzo 146 (202),
22 marzo, 161 (219), 23 marzo, 177 (224), 24 marzo 195 (254), 25 marzo, 214
(277), 26 marzo, 236 (315) 27 marzo, 259 (335).
Tuttavia, il tasso di crescita è superiore
al 10%, piuttosto
vicino al 13%.
Con untasso di
crescita del 13%, circa 1/1000 della
popolazione della regione sarebbe contagiato il 27 marzo. Il 50esimo giorno, vale a dire il 6 maggio, una persona su sette sarà malata: 58.277 persone. Se il tasso di crescita rimanesse
al 10% dal 18
marzo al 6 maggio, ci sarebbero "solo"
11.739 persone malate. Cioè, 46.538 persone in meno
rispetto a un tasso del 13%.
Mentre scrivo, il destino
delle 356 persone identificate come infette nel mio distretto è il seguente: circa 85 sono guarite. Una persona è morta. Quindi conosciamo il
destino di circa il 25% della popolazione infetta. Circa il 10% delle persone contagiate
deve andare in ospedale. All’incirca una su due sarà in terapia intensiva. Oggi, gli
ospedali della regione possono ancora provvedere
alle necessità della popolazione. Tuttavia, se l'attuale
tasso di crescita del contagio da coronavirus continuasse, la capacità totale della nostra regione di accogliere malati in
terapia intensiva sarebbe raggiunta entro pochi giorni. Dopo tutto diventerebbe
più complicato. Queste non sono favole, è matematica.
Conclusione:
Il tasso di crescita del contagio deve essere ridotto. Meno persone devono
ammalarsi rispetto alle ultime settimane. Ecco perché abbiamo bisogno di
"distanza sociale" e di tutte le misure che cio’ comporta. Tali misure riducono
la probabilità che una persona infetta senza sintomi
visibili sia in grado di infettare altre
persone.
Incontrollabile, il virus si
comporta come Exsder, l’arrogante produttore di sapone, diventa impossibile fornire le
cure necessarie.
Misure come la quarantena e il
distanziamento sociale, nonché l'aumento dell'igiene, rallentano la diffusione
e sono quindi tanto più importanti se si vuole aiutare a curare le persone
malate.
Fine della storia.
Restate a casa!
p.s. Gracie Anna !
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